Storia del traffico del Sangue Infetto - Per non dimenticare

DAI NOSTRI ARCHIVI STORICI - PROGRAMMA VIDEO TRASMESSO NEL 1982 :"I Pionieri della Medicina e Chirurgia senza sangue." Vi proponiamo un Estratto Video di 16' minuti dell'originale di 1 ora. È stato trasmesso dall'allora emittente di Arezzo Teleonda nel lontano 1982. Due anni prima fu formato da Francesco Bontempi un Comitato ad Arezzo (membri Paggini Fernando, Baldini Donato, Baldini Giuseppe, presieduto da Silvano Mencattini). Si organizzarono con telecamere professionali per video intervistare in tutta Italia quei medici che già in quegli anni praticavano la Medicina e Chirurgia senza Sangue su pazienti Testimoni di Geova. Nel programma si narrava anche della sentenza della Corte di Assise di Cagliari che aveva condannato a 14 anni i Coniugi Oneda, per aver chiesto senza impedirle, alternative alle trasfusioni alla loro figlia.  Come fu dimostrato dalla Corte di Cassazione e due Corti di Appello. Perché accanirsi contro chi, ai rischi delle emotrasfusioni, preferiva alternative oggi validate? Chi di dovere, avesse ascoltando meglio le legittime richieste e i risultati presentati a livello mondiale da una minoranza di medici e pazienti, si sarebbero potute risparmiare a migliaia di famiglie in Italia e nel mondo le tante sofferenze derivate dal sangue infetto. Sia in coloro che ne sono rimasti infettati o in coloro che hanno subito la costrizione violenta e illecita di terapie rifiutate. Vedi la denuncia e relazione del Prof. Mauro Barni che riferisce il caso del sig. Remo Liessi. Potete leggere la sentenza di condanna ai medici e ospedale di Milano per la violenza che subì  mentre lo legarono per violentarlo fino alla morte con trasfusioni contro la Sua volontà mentre urlava rifiutandole fino ad esalare l'ultimo respiro. 

 "I Pionieri della Medicina e Chirurgia senza sangue." Estratto Video di 16' minuti dell'originale di 1 ora. Hanno collaborato alle interviste video Paggini Fernando, Baldini Donato, Baldini Giuseppe, Mario Belardi. L'intervista a Silvano Mencattini è stata condotta da Marina Morini.

Furono trasmesse durante questa intervista parti della trasmissione " Il Traffico del Sangue" su autorizzazione della Francese TV1 (trasmesso in Italia in uno speciale del TG1 del 7 luglio 1980). Purtroppo, molti anni dopo, anche in Italia si sono visti i danni dello scandalo SANGUE INFETTO. Solo in Italia più di 100mila persone furono contagiate. Tremila circa sono morte, moltissime altre vivono con gravi patologie con seimila casi di contagio di epatite ed Hiv. La vicenda del sangue infetto è una delle più gravi ferite aperte nel rapporto di fiducia tra il cittadino e lo Stato, tra i pazienti e la Sanità Pubblica: per circa venti anni, fino alla scoperta dello scandalo, chiunque si rivolgesse al servizio sanitario per una trasfusione di sangue o emoderivati, si esponeva al rischio di uscirne contagiato dall'Aids o dall'epatite C. L'altra faccia della crisi di fiducia sono le battaglie legali che danneggiati e parenti delle vittime sono costrette a intentare allo Stato, che ostacola i risarcimenti nonostante evidenze di nesso causale.

Il traffico mondiale del Sangue Infetto

Guardate il programma trasmesso in Italia nel 1980, costato la vita a due giornalisti. Abbiamo avuto autorizzazione da TV1 per utilizzarlo per motivi associativi in Seminari e Convegni. Purtroppo, molti anni dopo, anche l'Italia, dopo migliaia di ammalati,  ha preso coscienza del dramma del sangue Infetto con migliaia di morti e invalidi. Quanto sarebbe stato meglio lo stato e i medici si fossero accaniti verso questo scandalo invece di favorire la persecuzione mediatica dei Testimoni di Geova che rifiutavano per fede nella Bibbia i rischi delle trasfusioni a favore di quelli di alternative alle emotrasfusioni e emoderivati. Ai giornalisti morti per questo servizio e a coloro che sia nel rifiuto che nel consenso hanno subito malattie e violenza dedichiamo questa visione storica. 

Sangue infetto, la Corte Europea di Strasburgo condanna l'Italia.

Sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo contro l'Italia sulle trasfusioni infette tra gli anni ’70 e ’90. Lo stato condannato a risarcire quasi 400 pazienti che hanno contratto l’Aids o l’Epatite durante un ciclo di cure o un intervento chirurgico.  Qui alcune delle interviste eseguite dall'Agenzia Dire sulla tematica dei Testimoni di Geova e il buon uso del sangue. Le prese di posizione di questi pazienti hanno consentito di avere una Buona Legge sul Buon Uso del sangue (PBM) e il progressivo riconoscimento dei BioDiritti avvalorati dalla BioEtica più attuale come le DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.  La rivista Transfusion è stata citata nel 2017 dalla Commissione Europea, che ha pubblicato 2 guide per Costruire programmi nazionali di gestione del sangue del paziente ﴾PBM﴿ nell'UE – Una guida per le autorità sanitarie / Supportare la gestione del sangue dei pazienti ﴾PBM﴿ nell'UE – Una guida pratica all'implementazione per gli ospedali. La commissione Europea ha emanato queste 2 guide subito dopo i risultati impressionanti di un programma PBM completo di 5 anni nell'Australia occidentale, il più grande programma al mondo fino ad oggi sul Buon Uso del Sangue (PBM). Si legge che: "Comprendeva 605.046 pazienti ricoverati nei quattro principali ospedali di cura terziaria per adulti dell'Australia occidentale, con risultati che mostravano una riduzione del 28% della mortalità ospedaliera, una riduzione del 15% della durata media della degenza ospedaliera, una diminuzione del 21% delle infezioni nosocomiali ﴾pazienti trasfusi sono più suscettibili alle infezioni﴿ e una diminuzione del 31% dell'incidenza di infarto o ictus. L'uso di emoderivati ​​è stato ridotto del 41% durante il periodo di studio, ottenendo non solo questi significativi benefici sull'esito per il paziente, ma rappresentando anche un notevole risparmio sui costi per il servizio sanitario." Il sangue manca e non è sempre esente da rischi. Il sangue è prezioso e non va sprecato.

A partire dal 1984 è stato costituito ad Arezzo uno dei primi Comitati di Assistenza Sanitaria dei testimoni di Geova, volontari non retribuiti. Oggi sono oltre 2.000 i comitati a livello mondiale, che stanno svolgendo un ruolo insostituibile per contribuire alla serenità del paziente, medici e familiari. Interagiscono con cognizione di causa con medici e personale ospedaliero, operatori sociali e magistrati. Provvedono informazioni e articoli tratti da autorevoli riviste mediche e attendibili sotto il profilo scientifico su strategie cliniche che consentono di gestire il paziente senza ricorso a trasfusioni di sangue allogenico. Facilitano il consulto con specialisti qualificati. Aiutano se necessario a trasferire il paziente. Illustrano le metodiche a medici, esperti di etica, specializzandi e altri professionisti del settore sanitario e legale. Aiutano i pazienti Testimoni e i sanitari a chiarire problemi etici connessi con le cure mediche. Si interessano dell’assistenza religiosa e pratica dei Testimoni ricoverati in ospedale. Possono, se richiesto, aiutare il malato e i medici ad una Pianificazione Condivisa delle Cure. Portano all'attenzione dei medici e reperiscono le eventuali DAT e Fiduciari indicati dal paziente. Il servizio, rivolto a medici che devono gestire pazienti Testimoni di Geova, è gratuito e disponibile 24 ore su 24. Progressivamente, in quei lontani anni, un numero sempre crescente di Centri Ospedalieri e Professionisti qualificati si sono offerti per motivi umanitari di aiutare questi pazienti. Cooperando con questi professionisti di mente nobile, i possibili conflitti, tipici di quei lontani anni, sono sempre stati affrontati negli Ospedali Pubblici e Privati nella provincia di Arezzo e altrove, con uno spirito di reciproco rispetto. Ne è derivata una grande esperienza positiva per tutti coloro, medici e pazienti, coinvolti talvolta nelle situazioni più disperate.  Qui alcune delle interviste eseguite dall'Agenzia Dire sulla tematica dei Testimoni di Geova e il buon uso del sangue. Le prese di posizione di questi pazienti hanno consentito di avere una Buona Legge sul Buon Uso del sangue (PBM) e il progressivo riconoscimento dei BioDiritti avvalorati dalla BioEtica più attuale come le DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Dopo decenni, e milioni di persone nel mondo colpite dal sangue infetto, le richieste legittime di medici e cittadini siano state ascoltate. L'Organizzazione Mondiale della Sanità promuove dal 2010 il programma Patient Blood Management (PBM link) e dal 2012 sostenuto anche dal Centro Nazionale Sangue.  Non è un programma riservato a coloro che rifiutano le emotrasfusioni o emoderivati per motivi religiosi. È una direttiva mondiale a favore della salute di tutti. Oggi sono legge anche le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) comunemente definite "testamento biologico" o "biotestamento", regolamentate dallart. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Conforme all'articolo 32 della Costituzione Italiana. Si! Ci sono le leggi sui BioDiritti. Ma non dimentichiamoci che le leggi camminano sulle gambe degli uomini. E talvolta anche sopra le nostre coscienze e dignità. Scegliamoci quando possibile professionisti Scientificamente ed Eticamente preparati alle alternative del Sangue.

SANGUE INFETTO UNA STRAGE DI STATO NASCOSTA

Il 10-09-15 Protesta a Montecitorio