Il Miracolo della Nutrizione

15.04.2024 - Tempo di lettura: 4 minuti www.egm.it no profit by www.biodiritti.org  link d'invito per leggere in Telegram altri articoli di divulgazione Scientifica di Biodiritti by Egm.it No Profit

Il Cibo, Frutto del Caso o di un Intelligente Elaborato Processo Creativo? Appetito e assimilazione sono progettati o casuali? Come possiamo Liberarci dalla Droga della Manipolazione Industriale con zuccheri e grassi nascosti negli alimenti?

Fermiamoci un istante e pensare al miracolo del'esistenza del cibo, dell'Appetito e della Fame. L'Enciclopedia Treccani (Link): "La regolazione del meccanismo della fame viene mediato principalmente da modificazioni del livello di zucchero nel sangue (a una glicemia bassa corrisponde fame) percepite a livello del sistema nervoso dal nucleo ventromediale, centro della sazietà e un gruppo di cellule laterali rispetto a questo. La sensazione di fame può essere aumentata o inibita da numerosi fattori, quali livello d’attività, stati emotivi, sostanze chimiche, malattie fisiche ed emotive, dipendenze e talvolta l'età avanzata possono influire sul senso della sazietà influenzando pericolosamente la nostra vita con l'inappetenza. Deviazioni patologiche della sensazione normale di fame sono la bulimia, l’anoressia e la sitofobia (paura patologica del cibo)." Istituto Superiore di Sanità (Link): "Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono quasi tre milioni le vite che si potrebbero salvare ogni anno nel mondo grazie a un consumo sufficiente di frutta e verdura fresca." Il Ministero della Salute (Link) ci ricorda che: "Nessun alimento preso singolarmente contiene tutti i nutrienti necessari, per questo risulta fondamentale variare la dieta il più possibile. Un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute, oltre ad incidere sul benessere psico-fisico rappresenta uno dei principali fattori per eliminare il rischio di insorgenza di malattie croniche non trasmissibili."  

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Ogni volta che ingeriamo degli alimenti avviene un secondo miracolo: il cibo, in breve, si trasforma, cede i suoi nutrienti all’organismo, con cui si fonde e si mescola, entra in contatto con le cellule, si immette nel sangue, arriva a interagire intimamente con i nostri geni. Ciò non significa solo tanto sapore, ma anche un lavorio costante per la digestione. L'apparato digerente è costituito da bocca, esofago, stomaco, duodeno, intestino tenue e crasso, retto e ano. I compiti principali dell'apparato digerente sono: Assunzione di cibo. Scomposizione del cibo in nutrienti grassi, carboidrati e proteine. Assorbimento nel flusso sanguigno di questi nutrienti oltre che di acqua, oligoelementi, sali minerali e vitamine. Smaltimento dei componenti alimentari non assorbiti. Altri organi sono coinvolti nel processo digestivo, tra questi: il pancreas, la cistifellea e il fegato. Inoltre, l'apparato digerente ospita un gran numero di microrganismi coinvolti nel processo digestivo, che aiutano a combattere gli agenti patogeni e supportano il sistema immunitario dell'intestino. Questo è il miracolo della nutrizione strettamente personale essendo normalmente attratti dai cibi che hanno i nutrienti di cui abbiamo più bisogno, se non siamo stati manipolati da abitudini familiari e cibo spazzatura.
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Purtroppo tale Miracolo può essere manipolato e influenzato dai cibi spazzatura (nella forma inglese junk food), espressione, coniata nel 1951 da Michael Johann Jacobson. Indica alimenti come le preparazioni industriali o della ristorazione di massa ricchi di grassi saturi, sale e zuccheri aggiunti in maniera nascosta e di proposito, come hamburger, würstel, hot dog, patate fritte, bibite zuccherate, dolci; elaborati per crearci dipendenza e vendercene ancora e ancora. Le malattie più comuni sovente associate al consumo di tali pietanze sono l'obesità, il diabete, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore e la depressione. 

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L’alimentazione è connessa con la nostra vita emotiva. Il rapporto con il cibo ci coinvolge fin dalla nascita, come veicolo di rapporto con la figura materna, è la prima forma di scambio affettivo. Il latte, il seno, la madre sono vissuti come relazioni e affetti del bambino. Il latte materno è un alimento ricco e complesso, progettato per soddisfare le esigenze nutrizionali dei neonati. Contiene una combinazione equilibrata di grassi, zuccheri, proteine, vitamine e minerali essenziali per la crescita e lo sviluppo del bambino, e che gli creano una dipendenza sana che lo spinge a piangere per riceverlo accogliendo il seno con grande gioia. Il latte materno si adatta alle esigenze nutrizionali del bambino durante le diverse fasi dell’allattamento, passando dal colostro ricco di anticorpi e fattori protettivi, al latte di transizione, fino al latte maturo che sarà la principale fonte di nutrimento per i primi mesi di vita del neonato. 

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La difficoltà a gestire le frustrazioni è alla base dello sviluppo dei disturbi del comportamento alimentare. Come interagiscono i cibi spazzatura con la nostra vita emotiva? Spesso vengono uniti grassi e zuccheri a molti cibi spazzatura per creare dipendenza. La dipendenza da grassi e zucchero, inclusi i carboidrati è un fenomeno ben documentato che coinvolge i meccanismi di ricompensa del cervello. Quando consumiamo alimenti ricchi di questi nutrienti, il nostro corpo rilascia neurotrasmettitori come la DOPAMINA (Link Treccani) e SEROTONINA (Link Treccani), associati al benessere e alla felicità, e può influenzare le aree del cervello responsabili dello sviluppo delle dipendenze che ci fanno sentire bene e possono portare a desiderare sempre di più questi alimenti. Alcuni studi suggeriscono che i GRASSI E ZUCCHERI, in particolare quelli saturi trovati in cibi ipercalorici e lavorati, possono attivare le stesse vie cerebrali coinvolte nella dipendenza da sostanze come droghe e alcol. La Fondazione Veronesi (Link) afferma: "I cibi dolci e grassi creano nuove connessioni cerebrali che spingono a volerne sempre di più. Quantità basse ma continue di questi ingredienti abituano il cervello a consumarli e a cercarli. Vengono addirittura alterati alcuni circuiti cerebrali, quelli che regolano il meccanismo della ricompensa (Link Fondazione Veronesi), della gratificazione, che viene esaltato da questi sapori piacevoli. Indebolendo, di conseguenza, l’attrazione per i cibi più salutari poveri di grassi e di zuccheri. Non si tratta di un’attrazione innata, ma appresa. Il cervello viene “adattato” a questa preferenza secondo i ricercatori Max Planck Institute di Colonia (Germania)."  Smettere di mangiare cibi ricchi di zucchero quando se ne è dipendenti significa andare incontro a fenomeni tipici dell’astinenza, difficili da controllare. Come tutte le dipendenze, anche quella da zuccheri induce uno stato di astinenza, quando per lungo tempo non si consuma la sostanza desiderata. All’astinenza dallo zucchero si accompagna una sensazione di malessere caratterizzata da sintomi precisi: forti mal di testa; stanchezza e spossatezza; crampi muscolari; gonfiore e nausea; desiderio di consumare cibi ricchi di zuccheri; stato di ansia e depressione. L’industria alimentare che domina la nostra società non aiuta, perché punta tutto proprio sui cibi raffinati e ricchi di zuccheri, supportati da campagne di marketing aggressive, che fanno leva su cattive abitudini fin troppo radicate. Parlare in maniera chiara ed esplicita di dipendenza da zuccheri significa prendere coscienza del ruolo centrale che ha il cervello nella possibilità che una dieta dia buoni frutti. E questo comporta la necessità di sperimentare nuovi approcci nutrizionali. Spesso, infatti, il paziente ha chiaro l’obiettivo: smettere (o quasi) di consumare zuccheri e praticare una dieta low carb, come quella chetogenica.

Dopo aver letto questo breve articolo per voi Il Cibo è Frutto del Caso o di un Intelligente Elaborato Processo Creativo? Tutti gli alimenti, appetito e assimilazione sono progettati o casuali? Come possiamo Liberarci dalla Droga della Manipolazione Industriale con zuccheri e grassi nascosti negli alimenti? Speriamo che l'articolo aiuti voi e la vostra famiglia ad apprezzare l'intero processo della nutrizione difendendovi da coloro che vogliono alterarlo per guadagno disonesto. 

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