I Pionieri della Medicina e Chirurgia Senza Sangue. Per non dimenticare lo Scandalo Sangue Infetto.

17.11.2022 - Tempo di lettura: 5 minuti. link d'invito per leggere in Telegram altri articoli di divulgazione Scientifica di Biodiritti by Egm.it No Profit Il Comitato Etico della REDAZIONE vigila che ogni articolo contenga Informazioni e Divulgazione Scientifica libera da conflitti di interesse. Le citazioni sono controllabili tramite Link sottolineato. Non siamo finanziati da alcun Organismo Governativo, Sanitario, Scientifico, Etico, Politico, Istituzionale o Religioso. Le notizie del sito sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte www.biodiritti.org by www.egm.it  No Profit.

La triste Storia Sangue infetto e della violenta sopraffazione del rifiuto religioso di una minoranza insegna. Medici con coscienza etica evitano trasfusioni di sangue inutili, imposte o fraudolente, usando alternative scientifiche validate.

Nel 1980 fu raccomandato e formato ad Arezzo da Francesco Bontempi, rappresentante di jw.org, un comitato di volontari (membri Paggini Fernando, Baldini Donato, Baldini Giuseppe, presieduto da Silvano Mencattini). Per far conoscere le alternative alle Emotrasfusioni, a beneficio di tutti. Intervistarono in tutta Italia quei medici che già in quei lontani anni praticavano la Medicina e Chirurgia senza Sangue su pazienti Testimoni di Geova. Estratto Video di 16' minuti dell'originale qui di 1 ora. È stato trasmesso dall'allora emittente di Arezzo Teleonda nel lontano 1982. Nel programma si narrava anche della sentenza della Corte di Assise di Cagliari che aveva condannato e imprigionato a 14 anni i coniugi Oneda, poi in appello a 10 anni e infine su indicazione della Cassazione rinviato in Corte di Appello che li condannò a 3 anni e otto mesi. I Coniugi Oneda, furono imprigionati per aver solo chiesto, senza impedirle od opporsi con violenza, trasfusioni sulla figlia affetta da una malattia incurabile anche con le molte trasfusioni che le furono praticate. Chiedevano, come loro diritto, qualsiasi alternativa possibile alle emotrasfusioni. Fu giustizia o pregiudizio? (leggi questo articolo). Non fu l'unica violenza storica di quegli anni bui per i biodiritti. Vedi la denuncia e relazione del Prof. Mauro Barni che riferì il caso del sig. Remo Liessi e leggi la sentenza di condanna (dopo oltre 14 anni) inflitta ai medici e ospedale di Milano per la violenza che subì. Lo legarono e violentarono con trasfusioni contro la Sua volontà mentre urlava rifiutandole fino ad esalare l'ultimo respiro. Il diritto al dissenso informato e le alternative scientificamente validate alle trasfusioni furono calpestate. Quante sofferenze si sarebbero potute risparmiare a migliaia di famiglie in Italia e nel mondo con menti scientificamente ed eticamente più aperte invece di insistere su trasfusioni di sangue ed emoderivati, poi dimostrati infetti proprio negli stessi anni. Che dolore vedere i tanti casi in Italia della costrizione violenta, illecita e talvolta fraudolente di nascosto, di imporre terapie rifiutate. E quanti altri casi sono accaduti. Troppi per menzionarli tutti.

"I Pionieri della Medicina e Chirurgia senza sangue.- 1982" -  Estratto Video di 16' minuti dell'originale di 1 ora. Hanno collaborato alle interviste Paggini Fernando, Baldini Donato, Baldini Giuseppe, Mario Belardi. L'intervista a Silvano Mencattini è stata condotta da Marina Morini.

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Durante l'intervista furono discusse parti della trasmissione "Il Traffico del Sangue" della Francese TV1 (trasmesso in Italia in uno speciale RAI TG1 del 7 luglio 1980)Purtroppo, gli allarmi di giornalisti furono ignorati. Di conseguenza il mondo intero fu stravolto dallo SCANDALO SANGUE INFETTO. In Italia più di 100 mila persone furono contagiate. Tremila circa sono morte. Moltissime subirono gravi patologie. Seimila casi di contagio di epatite ed Hiv. La vicenda del sangue infetto è una delle più gravi ferite aperte nel rapporto di fiducia tra i pazienti e la Sanità Pubblica. Schermata 2022-11-16 alle 151300pngIl 1° novembre 2022, è stata ripercorsa dalla RAI la storia in Italia dello scandalo Sangue Infetto.  "Ossi di Seppia -  Lo scandalo del sangue infetto". Visibile registrandosi gratuitamente su RaiPlay. Voce narrante della puntata è Andrea Spinetti, lui stesso vittima del caso di emoderivati. Aveva solo 14 anni all’epoca dei fatti. È Deceduto a Genova il 01 settembre 2022. È stato un combattente. Sempre in prima fila per i diritti di chi, come lui, è stato vittima dello scandalo del sangue infetto.

27-09-2010 Protesta a Montecitorio SANGUE INFETTO UNA STRAGE DI STATO NASCOSTA

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ROMA 27.09.2010 - In piazza a Roma le persone vittime di danni da trasfusione con sangue infetto.Trasfusioni non sicure e somministrazione di farmaci emoderivati da sangue infetto. Protesta permanente a piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati. Chiedono al Governo di risolvere «l'ingiustizia di una transazione», quella in corso tra il ministero della Salute e circa 6 mila cittadini in causa con lo Stato. Le persone contagiate dalle trasfusioni chiedono una legge per ottenere risarcimenti equi e dignitosi. Oltre alla condanna dei responsabili, le persone infettate e le famiglie delle vittime chiedevano un risarcimento pecuniario da parte dello Stato.
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2016 Sangue infetto, la Corte Europea di Strasburgo condanna l'Italia

La Corte europea dei diritti umani ha condannato il 14.01.2016  lo Stato italiano a risarcire 889 cittadini italiani infettati da vari virus (Aids, epatite B e C) attraverso le trasfusioni di sangue effettuate durante un ciclo di cure o un'operazione chirurgica tra gli anni ’70 e ’90. Il totale dei risarcimenti superò i 20 milioni di euro. Nel 2013 la stessa Corte aveva dato ragione a 162 ricorrenti italiani, infettati a seguito di trasfusioni di sangue e prodotti derivati, riconoscendo loro la rivalutazione annuale adeguata al costo della vita dell'indennità complementare percepita a seguito di quella vicenda. Per circa venti anni, fino alla scoperta dello scandalo sangue infetto, chiunque si rivolgesse al servizio sanitario per una trasfusione di sangue o emoderivati, si esponeva al rischio di uscirne contagiato dall'Aids o dall'epatite C. Ancora oggi sono aperte battaglie legali che danneggiati e parenti delle vittime sono costrette a intentare allo Stato che ostacola i risarcimenti, anche di quei casi di condanne in tribunale per le evidenze di nesso causale della malattia contratta forse 30 o 40 anni prima. Per più di una casa farmaceutica, l’accusa fu quella di aver immesso sul mercato flaconi di sangue prelevati a soggetti a rischio anche nei carceri e non controllati dal Servizio sanitario nazionale, pagando tangenti a politici e medici. Gli anni più «caldi» dell'affaire sono proprio quelli di «Mani pulite». In Italia tra gli indagati finirono l'allora direttore del servizio farmaceutico del ministero della Sanità, Duilio PoggioliniAll'atto dell'arresto vennero sequestrati oltre 15 miliardi di lire su un conto svizzero intestato alla moglie Pierr Di Maria: inoltre nella casa di Napoli della coppia vennero trovati diversi miliardi di lire in lingotti d'oro, gioielli, dipinti e monete antiche e moderne (fra cui rubli d'oro dello zar Nicola II e krugerrand sudafricani). Fu accusato di «omicidio colposo» con altre dieci persone. Nel 2019, però, tutti gli imputati sono stati assolti: per il Tribunale di Napoli, "il fatto non sussiste". (Il Post 26.03.2019)Schermata 2022-11-15 alle 110841png

Il traffico mondiale del Sangue Infetto

Impressionante riguardare oggi il programma integrale di circa 46 minuti, trasmesso in Italia nel 1980 dalla Rai su licenza TV1 France, costato la vita a due giornalisti. Arricchimenti fraudolenti, morti e invalidi. Quanto sarebbe stato meglio accanirsi verso questi trafficanti di sangue infetto, invece che su quei Testimoni di Geova che rifiutavano per fede nella Bibbia i rischi delle trasfusioni a favore di alternative alle emotrasfusioni, validate e scientificamente applicate da molti ospedali in tutto il mondo. Ai giornalisti morti per questo servizio e a coloro che sia nel rifiuto che nel consenso hanno subito malattie e violenza dedichiamo questa visione storica.

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La presa di coscienza di questi pazienti e medici, veri e propri Pionieri della Medicina e Chirurgia Senza Sangue, ha consentito oggi di avere una Buona Legge sul Buon Uso del sangue (PBM) per evitare il ripetersi di scandali sulla pelle delle persone. Il traffico del sangue Infetto ha permesso, con molto ritardo anche in Italia, il progressivo riconoscimento dei BioDiritti avvalorati dalla BioEtica più attuale come le DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018. La rivista Transfusion è stata citata nel 2017 dalla Commissione Europea, che ha pubblicato 2 guide (1a guida) Costruire programmi nazionali di Patient Blood Management (PBM) nell'UE  (2a guida) Supporto alla gestione del sangue del paziente (PBM) nell'UE - Una guida pratica di implementazione per gli ospedali.
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La commissione Europea ha emanato queste 2 guide e direttive subito dopo i risultati impressionanti di un programma PBM completo di 5 anni nell'Australia occidentale, il più grande programma al mondo fino ad oggi sul Buon Uso del Sangue (PBM). "Comprendeva 605.046 pazienti" con risultati che mostravano migliori risultati ottenuti senza trasfusioni di sangue rispetto ai politrasfusi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità è stata costretta a promuovere dal 2010 (dopo almeno 40 anni dall'inizio del sangue infetto) il programma Patient Blood Management (PBM link) dal 2012 sostenuto e adottato anche dal Centro Nazionale Sangue in Italia. 
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Non è un programma riservato a coloro che rifiutano le emotrasfusioni o emoderivati per motivi religiosi. È una direttiva mondiale a favore della salute di tutti. Qui potete leggere alcune interviste eseguite dall'Agenzia Dire sulla tematica dei Testimoni di Geova e il buon uso del sangue di medici che da anni praticano la medicina e chirurgia senza sangue. Diversi professionisti italiani fanno parte delle società scientifiche di Medicina e Chirurgia Senza Sangue, tra queste l’europea NATA (Network for Advancement in Transfusion Alternatives) e la statunitense SABM (Society for Advancement in Blood Management). In Italia contiamo centri trapiantologici e specialistici in bloodless, tra cui Torino, Verona, Padova, Pisa e Taranto. Alcuni sono eccellenze internazionali. Ogni centro Ospedaliero dovrebbe oggi applicare il percorso delle linee guida del Ministero della Salute, il PBM Patient Blood Management. Il vantaggio pubblicato in letteratura è quello di tempi di degenza postoperatoria più brevi, minore incidenza di infezioni e una ripresa dall'intervento più rapida. Il risparmio di risorse economiche può far dimezzare i costi diretti e indiretti del sangue. Il PBM deve essere lo standard terapeutico per tutti gli ospedali. Non è solo un' indicazione ministeriale per migliorare i risultati clinici e ridurre i costi, ma è anche una necessità di sanità pubblica.Tutti i professionisti dovrebbe specializzarsi in medicina e chirurgia bloodless, cioè senza sangue. Negli Stati Uniti solo ospedali con percorsi dedicati ai pazienti che rifiutano trasfusioni possono ottenere dalla AABB (Associazione Americana Banche del Sangue) la qualifica di eccellenza in PBM (Livello 1). Occuparsi di medicina e chirurgia bloodless è un eccellenza scientifica. Altro fattore importante è l'indicatore di qualità delle chirurgie, oggi misurabile, molto più efficaci se sono attente e mininvasive e che fanno scarso uso di trasfusioni. Evitando anche i tanti problemi medico legali di cause di danni post trasfusionali.