Consenso all'atto medico. Ippocrate o Luca Medico Evangelista?

www.egm.it No Profit - Pubblicato il 21 dicembre 2021 - Dichiarazione:  Il Direttore e Curatore del Sito con il Comitato Etico della Redazione vigila che ogni articolo contenga Divulgazione Scientifica libera da conflitti di interesse. Le citazioni sono tratte da fonti controllabili tramite Link sottolineato. Non siamo portavoce nè finanziati da alcun Organismo Sanitario, Scientifico, Etico, Politico, Istituzionale o Religioso.

Imporre Scienza e Coscienza del Medico o il Consenso Informato? Il Paternalismo di Ippocrate di non rivelare nulla al paziente o il Consenso Informato del Medico Luca Evangelizzatore? La Corte Suprema USA e il processo di Norimberga.

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Il Consenso Informato, ha radici secolari. La Corte Costituzionale Italiana nella sentenza n. 438 del 2008 ribadisce che il consenso informato trova il suo fondamento negli articoli 2, 13 e 32, della Costituzione, e pone in risalto la funzione di sintesi di due diritti fondamentali della persona: “quello all’autodeterminazione e quello alla salute, in quanto, se è vero che ogni individuo ha il diritto di essere curato, egli ha, altresì, il diritto di ricevere le opportune informazioni in ordine alla natura e ai possibili sviluppi del percorso terapeutico cui può essere sottoposto, nonché delle eventuali terapie alternative; informazioni che devono essere le più esaurienti possibili, proprio al fine di garantire la libera e consapevole scelta da parte del paziente e, quindi, la sua stessa libertà personale, conformemente all’art. 32, secondo comma, della Costituzione.
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Per secoli, sulla base dell’insegnamento di Ippocrate, il medico ha esercitato il diritto-dovere di non rivelare nulla al paziente riguardo alle sue condizioni di salute ed i trattamenti a cui era sottoposto vedi  Tieni all’oscuro il paziente circa ogni evento futuro”, Corpus ippocraticum, V Sec. A.C.

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Il 14 aprile 1914, la Corte Suprema degli Stati Uniti  ha affermato il principio secondo cui “ogni essere umano adulto e sano di mente ha diritto di decidere ciò che sarà fatto sul suo corpo, e un chirurgo che effettua un intervento senza il consenso del suo paziente commette un’aggressione per la quale è perseguibile per danni”. L’affermazione assunta fu vanificata e sopraffatta in campo internazionale dalla prima e seconda guerra mondiale.

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Il 9 Dicembre 1946, a Norimberga, il processo ai medici nazisti rei di sperimentazione umana produsse il Codice redatto nel 1947 nel quale si volle ribadire che “Il consenso volontario del soggetto è assolutamente essenziale. Questo significa che la persona in questione deve avere capacità legale di dare il consenso, ossia deve essere in grado di esercitare il libero arbitrio senza l’intervento di alcun elemento coercitivo, inganno, costrizione, falsità. Deve avere sufficiente conoscenza e comprensione degli elementi della situazione in cui è coinvolto, tali da metterlo in posizione di prendere una decisione cosciente e illuminata. Quest’ultima condizione richiede che prima di accettare una decisione affermativa da parte del soggetto dell’esperimento lo si debba portare a conoscenza della natura, della durata e dello scopo dell’esperimento stesso; del metodo e dei mezzi con i quali sarà condotto; di tutte le complicazioni e rischi che si possono aspettare e degli effetti sulla salute o sulla persona che gli possono derivare dal sottoporsi all’intervento. Il dovere e la responsabilità di constatare la validità del consenso pesano su chiunque inizia, dirige o è implicato nell’esperimento”.

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Tra Ippocrate e i nostri giorni abbiamo trovato un episodio riportato nei vangeli da parte del medico evangelista Luca. Si legge una descrizione di un particolare esempio di Consenso Informato richiesto e ottenuto prima di procedere alla fecondazione di una giovane di poco più di 16 anni, Maria, riportato in termini semplici con domande e risposte, proprio dal Medico Luca nell’episodio in cui appare a Maria l’angelo Gabriele per quello che oggi potremo definire il Consenso Informato ottenuto dal messaggero angelico di Dio dalla vergine Maria che sarebbe rimasta incinta. Maria chiese “Com’è possibile, dato che non ho rapporti sessuali con un uomo?” La risposta fornita dall'angelo Gabriele fu semplice e chiara: “Lo spirito santo verrà su di te, e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Per questa ragione colui che nascerà sarà chiamato santo, Figlio di Dio", col risultato che lei avrebbe ‘concepito’ un figlio, con quella che oggi potremo definire  tecnica di fecondazione assistita miracolosa, un tempo considerata pura fantascienza. Maria diede il proprio Consenso Informato con le famose parole; "Allora Maria disse: “Ecco la schiava di Geova Dio! Mi accada proprio come hai detto”( leggi Luca 1:28-38). Fu così trasferita una vita dal reame spirituale alla terra. Nel grembo di Maria fu fecondato un ovulo trasferendo la vita di Gesù dai Cieli alla Terra. Rileggendo questo episodio rimaniamo meravigliati, sia che siamo credenti oppure no, all'attenzione riservata a Maria in un vero e proprio Consenso Informato alla fecondazione assistita miracolosa. Il Medico Luca descrisse bene tale consenso, forse il primo riportato nella letteratura di migliaia di anni fa. Oggi nessun medico vorrà mai sostituire il Consenso Informato con il tenere all'oscuro il paziente come molti hanno fatto per secoli. Imporre di nascosto la Scienza e Coscienza del Medico vorrebbe dire calpestare il Consenso Informato per continuare il Paternalismo di Ippocrate, che sosteneva di non rivelare nulla al paziente riguardo alle sue condizioni di salute ed i trattamenti a cui era sottoposto. Paternalismo medico, vecchio, desueto e oggi condannato ampiamente da leggi anche etiche e deontologiche a livello internazionale.